mercoledì 6 giugno 2012


Il colossale tempio di Venere a Baalbek, nemmeno il più grande
del complesso: i romani riscolpirono su un preesistente sito
megalitico di proporzioni enormi.

Baalbek, i Templi dei Giganti

Pietre lunghe 20 metri e pesanti mille tonnellate: chi riusciva nel passato a sollevare tali megaliti?

Inghilterra, Perù, Messico, Isola di Pasqua, spesso si è parlato di antiche strutture megalitiche nel mondo, posti misteriosi come le pietre ciclopiche delle piramidi di Giza in Egitto, le mura gigantesche in Francia, Giappone e così via. Strutture peraltro architettonicamente tutte simili, anche se distanti tra loro migliaia di km… Molto probabilmente questi enormi monumenti furono eretti da un'unica razza che abitò sulla Terra in epoche remotissime.
Ma quale poteva essere questa razza che aveva tali conoscenze in grado di edificare monumenti colossali strutturati da blocchi di pietra dal peso di centinaia di tonnellate? E' stata fatta spesso l'ipotesi dei Giganti di cui tutte le antiche culture del mondo parlano, ma è più probabile che si tratti di conoscenze che ancora oggi non comprendiamo e che non hanno nulla a che vedere con le ridicole ipotesi degli schiavi con slitte trainate con corde.
Le pietre che compongono il basamento del tempio sono lunghe
decine di metri e spesse altrettanto. Si possono notare le
dimensioni nei confronti con un essere umano sulla sinistra.

Tra i siti colossali più stupefacenti del mondo c'è quello di Heliopolis a Baalbek in Libano. Ciò che colpisce subito di questo enorme e antichissimo complesso sono le dimensioni. Guardando il tempio principale di Giove ci si rende conto che è al di fuori della misura umana rispetto a un qualsiasi altro tempio greco romano visibile nelle nostre città, soprattutto per quanto riguarda il basamento dell'edificio dove si possono vedere i massi più grossi, ognuno dei quali misura oltre 21 m di lunghezza per quasi 5 di larghezza e con un peso di circa 1000 tonnellate.
Ancora le dimensioni del basamento in confronto a due
piccoli esseri umani .
In nessuna parte del mondo sono stati rinvenuti monumenti di proporzioni simili.


Durante il dominio greco dei Tolomei la città fu ribattezzata Heliopolis, dedicata al Dio del sole greco Helios e a quello egizio Ra. Successivamente, durante il domino romano, la triade divina fu trasformata in quella di Giove-Venere-Mercurio, poi nell'epoca Neroniana, furono costruiti il tempio di Giove nel 60 CE, mentre allo stesso tempo fu costruito l'altare a torre d'avanti all'edificio.

Le rimanenti colonne del Tempio di Giove, oltre alle
gigantesche proporzioni mostrano un aspetto grezzo invece
che le classiche scanalature dello stile romano. Le dimensioni
sono superiori ai 40 metri.
Ma è evidente che i basamenti del colossale sito sono molto più antichi e non sono né di origine greca nè romana, dato l'uso di blocchi megalitici che costituiscono i templi, usanza non certo tipica 

di queste culture. I templi di Baalbek erano già presenti molto tempo prima, i romani poi riscolpirono i capitelli nel loro stile classico, come è possibile notare dalle colonne del Tempio di Giove ancora in gran parte grezze, e attribuendoli alle divinità latine. Di certo questo dimostra la non appartenenza a quest'ultima cultura.
(Un monolito è incastrato nel terreno a pochi passi dai templi pesa 1150 tonnellate, è una delle pietre più pesanti mai scolpite dell'uomo.)


di  Antonella Verdolino