La scalinata verso il cielo incisa nella roccia |
Perperikon: il Tempio inciso nella roccia
In Bulgaria un'incredibile montagna scavata dall'Uomo venne usata fin dalla Preistoria come santuario megalitico
uno dei luoghi in Europa più ricchi di ritrovamenti archeologici megalitici risalenti alla preistoria. Perperikon è conosciuto anche come Hyperperakion, situato a est della catena montuosa del Rhodopi a circa 15 chilometri dalla cittadina di Kurdzhali, vicina al fiume Perperishka.
Si tratta di un ritrovamento archeologico, di notevoli dimensioni, il più vasto finora trovato nei balcani, posto su una collina rocciosa a 470 metri di altezza. Il sito megalitico di Perperikon è interamente scavato nella roccia della montagnola, dove è possibile vedere centinaia di coppelle, vasche, grotte, sedili intagliati nelle pareti, poggi, un impressionante altare tondo di quasi due metri di diametro e perfino scalinate.
I massi sono ricoperti di pitture e graffiti di corpi umani, e figure geometriche simboliche. E' più che probabile che si tratti di un luogo sacro, di un antico santuario megalitico. Le prime tracce umane documentate dall'Archeologia ufficiale in quest'area risalgono a settemila anni fa in piena epoca preistorica, ma certamente i megaliti sono risalenti al Pleistocene.
Intagli a forma di trapezio sulla parete verticale |
In alcune nicchie, sono impressionanti i tagli netti, come se fossero stati "segati" a colpi di moderne ed a motore, lo stesso vale per le pareti perfettamente levigate.
E' evidente che la gente che creò tale opera era legata fortemente alla Terra e quindi connessi al culto ancestrale della Dea Madre Terra. Le evidenze archeologiche di tale culto sono il simbolo del Trapezio. Ciò che più impressiona osservando il sito di Perperikon, oltre al santuario megalitico, sono le miriadi di nicchie tutte della stessa misura, di forma trapezoidale intagliate sulle pareti a picco della montagna a circa 400 metri di altezza! La profondità ridotta delle nicchie ne impedirebbe un uso funebre: resta quindi incerta la loro funzione, anche in virtù del loro allineamento.
La veduta dal basso del fianco della montagna di Perperikon mostra, come in altri casi, pareti erose con una moltitudine di grotte e anfratti naturali e artificiali.. Resta l'interrogativo di come gli antichi riuscissero tagliare la roccia su uno strapiombo e soprattutto sulla loro funzione reale.
E' evidente che la gente che creò tale opera era legata fortemente alla Terra e quindi connessi al culto ancestrale della Dea Madre Terra. Le evidenze archeologiche di tale culto sono il simbolo del Trapezio. Ciò che più impressiona osservando il sito di Perperikon, oltre al santuario megalitico, sono le miriadi di nicchie tutte della stessa misura, di forma trapezoidale intagliate sulle pareti a picco della montagna a circa 400 metri di altezza! La profondità ridotta delle nicchie ne impedirebbe un uso funebre: resta quindi incerta la loro funzione, anche in virtù del loro allineamento.
La veduta dal basso del fianco della montagna di Perperikon mostra, come in altri casi, pareti erose con una moltitudine di grotte e anfratti naturali e artificiali.. Resta l'interrogativo di come gli antichi riuscissero tagliare la roccia su uno strapiombo e soprattutto sulla loro funzione reale.
Proprio come ad esempio i pozzi sacri in Sardegna e a Cuma nell'Antro della Sibilla, i riti di fertilità e di purificazione vi si svolgevano regolarmente, nonché l'osservazione delle stelle similmente come avveniva in altri luoghi conosciuti in Europa come Stonehenge, Carnac in Bretagna, il Musiné, la Sardegna ed altri in Italia.; in questi siti i popoli antichi riuscivano a percepire le correnti magnetiche terrestri e a edificare megaliti anche a scopi curativi.
La forma del Trapezio inoltre rappresentava l'anatomia sessuale femminile da cui nasce la vita, e quindi ecco perché come si vede se si guarda dall'alto la geometria dei pozzi di Sardegna, il disegno in generale riproduce l'organo riproduttivo femminile nella sua interezza. La Madre Terra così veniva vista come la nostra madre, colei che ci nutre e da cui siamo nati.
Le vasche presenti sul sito di Perperikon contengono acqua piovana, ed è molto probabile che si trattasse di vasche legate ai riti di fertilità o di purificazione, usate successivamente in epoca romana come tombe.
Coppelle circolari che delimitano il bordo della scala. |
Esattamente ai piedi della collina rocciosa invece, c'è il villaggio di Gorna Krepost, in bulgaro "castello in cima"; non è un caso il nome del luogo, così come il significato. Di solito da ciò che si è potuto verificare in luoghi simili a questo, è la presenza sul monte stesso o di uno adiacente, di una fortificazione alto-medievale sulla sommità.
Ciò che più incuriosisce di Gorna Krepost è sicuramente la presenza di una torre ottagonale che è parte della fortezza medievale, costruita con grandi blocchi di pietra rettangolari. La questione è interessante perché abitualmente costruzioni medievali simili, di pianta ottagonale ricordano la simbologia della cultura dei Cavalieri Templari.
di Antonella Verdolino